Esistono alternative ecologiche agli assorbenti tradizionali?

L’uso degli assorbenti è, per ovvie ragioni, diffuso in tutto il mondo e indispensabile nella vita delle donne. Tuttavia, la maggior parte di questi prodotti ha un costo ecologico significativo. Gli assorbenti che si trovano tradizionalmente nei supermercati sono composti per una buona percentuale da materiali plastici, e sono quasi impossibili da smaltire correttamente. Quali sono le alternative ecologiche a questi assorbenti?

Quali sono le alternative ecologiche agli assorbenti?

Miliardi di assorbenti non riciclabili né compostabili finiscono nelle discariche ogni anno, occupando enormi quantità di spazio. Uno studio ha calcolato che in media gli assorbenti e i tamponi interni ammontano al 2,5% dei rifiuti urbani: un numero basso ma comunque non trascurabile. In più l’utilizzo di materiali come plastica e polimeri sintetici aumenta il loro impatto ambientale, oltre a poter risultare fastidiosi per chi ha la pelle sensibile.

Esistono opzioni ecologiche per sostituire gli assorbenti normali non riciclabili, come quelli biodegradabili e quelli fatti principalmente di cotone biologico; queste opzioni producono meno rifiuti e non contengono materie plastiche. Inoltre, è possibile utilizzare le coppette mestruali, che possono essere utilizzate per molti anni riducendo notevolmente l’impatto sull’ambiente. Per le giovani ragazze o per chi ha particolari problemi, invece, esiste l’opzione degli assorbenti lavabili e riutilizzabili in cotone o altri materiali.

Nonostante i prodotti per assorbire le perdite mestruali siano assolutamente fondamentali nella vita delle donne, la maggior parte di quelli che si trovano in commercio sono molto inquinanti. Fortunatamente le alternative ecologiche agli assorbenti esistono. Sia le opzioni riciclabili, come coppette e assorbenti lavabili, sia i prodotti ecologici e bio sono dei metodi efficaci per ridurre l’impatto ambientale del ciclo mestruale.

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Il progetto di Ecosistema Territoriale per la Riduzione, il Riuso e il Riciclo coinvolgerà scuole, famiglie e attività produttive del territorio sui temi del riuso e del riciclo con la creazione di laboratorio del riuso e un osservatorio sull’economia circolare.

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