La moda veste 3 R

Le 3 R si possono applicare anche all’ambito della moda. La circolarità della produzione può essere realizzata, e la ReFashion Week di New York ne è un esempio. L’evento newyorkese, infatti, si è posto come obiettivo di ridurre i rifiuti di abiti, scarpe e accessori e diffondere buone pratiche a tutti i fashion addicted. Aspettando la nuova edizione, che si svolgerà dal 2 all’8 aprile 2022, ripercorriamo gli eventi salienti della ReFashion Week dell’anno scorso.

Riduci

La ReFashion week ha sollevato il problema della quantità di abiti che finiscono delle discariche di New York. Infatti, si stima che gli indumenti rappresentino circa il 6% del totale dei rifiuti mandati in discarica. La Grande Mela, vuole rispettare gli obiettivi dell’Agenda 2030 e diventare, entro quella data, una città a rifiuti zero. Per questo motivo si è attivata per cercare soluzione alternative allo smaltimento, spesso, precoce degli abiti. La moda diventa così non solo un’espressione di stile e creatività, ma anche un’invito alla sostenibilità.

Riusa

Durante l’evento dell’anno scorso, che si è svolto online, i partecipanti hanno visitato tutti gli stand in dimensione digitale. Il loro avatar ha potuto scoprire l’iniziativa proposta da Cahoots, un’azienda che si occupa di riusare gli abiti per bambini. La moda infantile è una delle principali responsabili della sovrapproduzione di abiti, perché i bambini crescono in fretta ed è necessario comprare una grande quantità di vestiti. Per questo motivo il brand ha proposto un canone mensile di 15$ per un guardaroba condiviso. Chi aderisce all’iniziativa ha diritto a condividere gli abiti e restituirli entro un anno. In questo modo il ciclo di vita dei vestiti non si esaurisce in breve tempo e gli abiti possono essere riusati.

Ricicla

Infine, un’ottima realizzazione del concetto di riciclo è stata proposta dall’azienda Knickey. Il brand si occupa di recuperare l’intimo che non può essere re-immesso nei mercati secondari dell’usato e non può essere donato. Grazie al downcycling, infatti, i materiali vengono trasformati per usi secondari. In questo caso gli indumenti di intimo possono diventare isolanti, imbottiture per divani o tappeti. In qualunque caso, la moda può diventare sostenibile, basta seguire semplici accorgimenti e allungando il ciclo di vita degli abiti.

Rispondi

Il progetto di Ecosistema Territoriale per la Riduzione, il Riuso e il Riciclo coinvolgerà scuole, famiglie e attività produttive del territorio sui temi del riuso e del riciclo con la creazione di laboratorio del riuso e un osservatorio sull’economia circolare.

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